UNA GUERRA EPOCALE
1914 - 1918 il Primo Conflitto Mondiale
L’esposizione si compone di circa 70 riproduzioni digitali di stampe d’epoca, negativi e lastre in vetro provenienti da alcuni dei più importanti fondi fotografici storici internazionali - gli archivi inglesi Mary Evans, Heritage e World History Archive, l’archivio del giornale tedesco Süddeutsche Zeitung (tutti distribuiti in Italia da A.G.F. – Agenzia Giornalistica Fotografica) e l’archivio pubblico del governo degli Stati Uniti N.A.R.A. – National Archives and Records Administration. Le immagini in mostra non mirano a raccontare con rigore storico e accademico come si svolsero gli eventi della Prima Guerra Mondiale tra il 1914 e il 1918. Certo, dei riferimenti ai fatti più importanti ci sono, ma l’obiettivo è un altro: immergere lo spettatore nell’atmosfera tragica, incredibile ed epocale di quella gu erra. Tragica: perché costò la morte di milioni e milioni di uomini - un’intera generazione fu spazzata via da mitragliatrici e bombe in folli assalti frontali. Incredibile: perché fu una guerra senza senso in cui di fatto non solo gli Imperi Centrali perdenti (quello tedesco e austriaco) ma anche le potenze europee vincitrici si suicidarono nel momento di mass imo splendore, facendo coincidere l’inizio del loro declino con la fine del conflitto. Epocale: perché la Grande Guerra chiuse un’epoca, quella moderna, e ne aprì una completamente nuova, quella contemporanea, dominata dalla tecnologia e da una dimensione sempre più globale delle relazioni umane.
LE IMMAGINI – La Prima Guerra Mondiale, momento di passaggio nella storia, ha qualcosa di magico dal punto di vista iconografico ed estetico. Alle suggestioni ottocentesche classiche della Belle Époque, si sommano quelle del Novecento tutte proiettate verso il futurismo e il futuribile. La sintesi è un miscela estetica di rara potenza iconografica colta perfettamente dallo strumento della fotografia. Che dalla su a nascita a metà Ottocento ha fatto pass i da gigante sia dal punto di vista tecnico che artistico. Non solo all’epoca della Prima Guerra Mondiale il fotoreportage si è già affermato, ma ha raggiunto livelli notevoli di professionalità. I giornali illustrati infatti se ne servono ampiamente dalla fine dell’800. In tutti i Paesi europei si sviluppano peculiari stili fotografici e diverse modalità di sfruttamento editoriale delle immagini. Ma sebbene l’eccellenza estetica delle foto in circolazione sia indubbiamente notevole, sono pochi gli autori di cui si conosca il nome, sia che essi appartengano ai Paesi vincitori che a quelli perdenti. La mostra vuole rendere omaggio anche a loro, anonimi e talentuosi cronisti della Storia di tutti.